Tuesday 3 April 2007

A-ha Shake Heartbreak: sono tornati i parenti di Leon


Ne é passato di tempo dal mio ultimo post. In effetti, senza piu' internet a casa era assai difficile tenere aggiornato il blog; vabbé, spero di non assentarmi piu' tanto a lungo.


Per inaugurare la primavera ho pensato di celebrare il ritorno dei Kings Of Leon, un gruppo i cui primi due dischi mi avevano molto colpito e coinvolto, nonostante il fatto che di nuovo, sotto il sole, non ci fosse molto.

Se su Youth & Young Manhood i tre fratelli piu' cugino sembravano una sorta di versione punk dei Creedence Clearwater Revival, sul successivo Aha Shake Heartbreak il sound cominciava a farsi piu' personale, influenzato da una certa vena metropolitana cara agli Strokes, sempre e comunque dominato dall'inconfondibile voce di Caleb Followill.


Brani come Holy Roller Novocaine e California Waiting, dal primo lavoro, o Bucket e Taper Jean Girl dal secondo hanno il sapore dei classici, almeno per il sottoscritto.

Il 30 marzo è uscito, finalmente, direi, dato che l'attesa durava dal 2004, il terzo album del quartetto, Because of the Times; ammetto di non averne avuto che un rapido assaggio, in attesa che il postino mi consegni l'agognato pacchetto, ma l'impressione è che i Kings stiano completando una maturazione che, nel prossimo futuro, potrebbe regalarci tante soddisfazioni musicali. Incrociamo le dita...

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