Tuesday 5 June 2007

Blackmail, un segreto fin troppo ben custodito

Sono di Coblenza, i Blackmail, quartetto attivo da più d'un decennio, dedito ad un indie-alternative rock di pregevolissima fattura, non distante dalle atmosfere dei primi Smashing Pumpkins sapientemente miscelate con la perfette melodie dei Beatles, con un cantante che si trova a metà strada tra un Brian Molko libero dalla sua (alla lunga) patetica intonazione ed un Billy Corgan meno egocentrico ed autocompiaciuto.

Il loro capolavoro, a parer mio, è questo Friend or Foe?, del 2003, in cui i quattro, guidati dai fratelli Ebelhäuser, raggiungono il proprio apice creativo, con un susseguirsi di brani intensi, altalenanti tra le malinconiche dolcezze di Airdrop e Fast Summer e le ruvide e possenti Evon (dove l'eco dei QOTSA riecheggia in tutta la sua fulgida e granitica potenza), Sunday Sister o la lunga e psichedelica cavalcata conclusiva Friend.

Lo scorso settembre me li sono goduti live a Winterthur in un concerto memorabile per intensità e solidità; sul palco i Blackmail confermano quanto di buono, anzi, di ottimo, confezionano su disco, laddove il ruvido suono della chitarra si fonde con l'abissale profondità degli attimi più quieti ed intimi...scopriteli, ne rimarrete piacevolmente estasiati.

1 comment:

Anonymous said...

beh, ci siamo già raccontati tutto... inutile dire che spero in tuo successo! =)